VITA, MORTE E MIRACOLI…DEL MAGNESIO

Articolo estratto da “ Natura e Benessere” F.N. Editrice S.r.l

Periodico trimestrale di medicine Complementari, Terapie Naturali, Alimentazione, Tecniche e Metodologie, Ecologia Ambientale e Termalismo

 anno 4-  N. 9-  Aprile/Giugno 2003 (pagg.50-53)

Dolori ossei, dismenorrea, fragilità d’unghie e capelli, stanchezza della vista, diminuzione dei meccanismi difensivi in caso di stress, manifestazioni allergiche ed infiammatorie… questi ed altri disturbi possono essere causati da scarsità di magnesio nel nostro organismo. In questo interessante articolo l’autrice ci svela le potenzialità di tale elemento, come assumerlo in modo naturale e quali sono le precauzioni d’uso alle quali attenersi

Talvolta l’alimentazione disattenta e frettolosa abbinata ad un ritmo di vita frenetica e stressante, può diminuire l’apporto di alcuni elementi indispensabili al corretto funzionamento del metabolismo corporeo; uno tra questi è il Magnesio (Mg), un macronutriente inorganico essenziale ed insostituibile nel metabolismo di ogni cellula. Lo ione magnesio è coinvolto come cofattore in oltre 300 reazioni enzimatiche e ciò lo rende partecipe di quasi tutti i processi metabolici presenti negli organismi viventi. Ad esempio attiva gli enzimi sia della glicolisi sia della biosintesi di lipidi, aminoacidi e acidi nucleici (Dna e Rna).

Il Magnesio interviene anche nei meccanismi di trasporto della membrana cellulare; è fondamentale per il rilassamento muscolare, prende parte alla trasmissione dell’impulso nervoso ed ha un ruolo primario nello sviluppo delle ossa.

Il magnesio viene assunto dall’organismo attraverso l’alimentazione. Gli alimenti che ne sono più ricchi (intorno a 100 mg per 100 gr) sono il cacao, il cioccolato, la frutta secca, i frutti di mare, le fave, i fagioli e le farine integrali dei cereali. E’ evidente che il regime alimentare dei nostri tempi (ricco di carni, uova, formaggi, pane raffinato e scarsi quantitativi di frutta e verdura) è costituto da prodotti con un contenuto medio-basso di magnesio. Oggi le popolazioni dei paesi industrializzati arrivano a stento ai 300 mg di magnesio al giorno, mentre la dieta dei nostri nonni e bisnonni ne conteneva circa 800-900 mg.  Il fabbisogno ufficiale per persona è di 400 mg al dì, anche se alcune ricerche sostengono che ne occorrano almeno 600 mg; va detto, comunque, che necessitano di una dose maggiore di Mg in particolare le donne che allattano, gli adolescenti, gli anziani, gli sportivi, le persone che seguono diete ipocaloriche o fanno un abbondante consumo di alcolici. A diminuire la quantità di magnesio negli alimenti – oltre ai processi di lavorazione industriale dei cibi come la raffinazione e la cottura prolungata, la depurazione del sale marino, la brillatura del riso- si aggiungono alcuni fattori ambientali quali le piogge acide e l’uso in agricoltura di concimi chimici che ne impoveriscono il terreno. Di conseguenza, le verdure e le carni di cui ci nutriamo contengono una quantità di Mg inferiore al passato, quando l’agricoltura era gestita in modo diverso e l’inquinamento non aveva ancora compromesso la stabilità dell’intero pianeta. Cause patologiche e fisiologiche, anche se meno frequenti, possono essere responsabili del deficit di Mg nel corpo umano, come ad esempio un ridotto assorbimento intestinale, alcolismo, uso eccessivo di farmaci e di vitamina D, patologie renali, sforzi atletici prolungati, gravidanza, allattamento artificiale dei neonati e la fase di crescita dei bambini. I sintomi derivanti dalla carenza di questo ione sono di vario genere e la severità con la quale si manifestano dipende dall’entità del deficit; quelli fin ora accertati riguardano l’ipereccitabilità del sistema muscolare, nervoso e cardiaco che si manifesta con innumerevoli patologie che variano, solo per citarne alcune, dalla tetania all’ansietà ed all’ipertensione. Dolori ossei ed altri malesseri quali la dismenorrea, fragilità d’unghie e capelli, disturbi dell’equilibrio, stanchezza della vista, diminuzione dei meccanismi difensivi in caso di stress, manifestazioni allergiche ed infiammatorie possono essere causati da scarsità dello ione Mg2+.

L’insufficienza di magnesio, tuttavia è di difficile diagnosi e può essere presente anche quando i livelli nel siero sono normali; questo può verificarsi perché le concentrazioni del magnesio possono essere differenti da un tessuto all’altro. La soluzione migliore, per supplirne la mancanza, è quella di introdurre nella propria dieta tutti gli alimenti che lo contengono abbondantemente; dove ciò non fosse possibile o insufficiente è opportuno assumerlo tramite integratori. Tra i sali di Mg, il cloruro è da preferire al gluconato, all’orotato e all’aspartato, poiché è l’unico dotato di proprietà che esaltano sia le funzioni sia la protezione cellulare, in particolare nei globuli bianchi; caratteristiche queste che Delbert definì con il nome di “citofilassi”.

A questo punto va fatta una premessa: quando fu compreso l’importante ruolo del magnesio nella fisiologia cellulare, ed i danni che possono essere correlati alla sua scarsità, fu necessario sperimentarne la funzione curativa.

In tal senso, alcuni medici ricercatori, ne dimostrarono sin dai primi decenni del 1900, l’azione terapeutica. Nel 1935 Zwillinger segnalò che la somministrazione di magnesio ripristinava il ritmo sinusale in pazienti con problemi cardiaci. Negli anni che vanno dal 1920 al 1950 Pierre Delbert, dell’Accademia Medica di Parigi, fu lo scopritore delle eccezionali potenzialità di un prodotto considerato fino allora di scarto: il cloruro di magnesio (MgCl2). Delbert usò il cloruro di magnesio in soluzione per il lavaggio di ferite ed osservò come questo ne facilitasse la guarigione; cominciò a farlo assumere oralmente a diverse persone, le quali notarono, dopo breve tempo, una sensazione di benessere generale, una maggior resistenza alla fatica ed una migliore stabilità emotiva. Successivamente il cloruro di magnesio fu prescritto come tonico generale e fu allora che si scoprì la sua efficacia in diverse patologie. Lo stesso prof. Delbert dimostrò che il cloruro di magnesio aumentava la resistenza alla tossicità degli anestetici, migliorava lo stato dei capelli e delle unghie e di varie affezioni legate allo stato allergico; in più sembrava avere un’azione anti-invecchiamento perché in grado di migliorare, se non addirittura di prevenire, diversi disturbi classici dell’età avanzata quali disfunzioni cerebrali e circolatorie, ipertrofia prostatica, impotenza. Delbert scoprì che l’assunzione metodica del magnesio poteva ridurre l’incidenza dei tumori poiché gli esperimenti da lui condotti, avevano rallentato l’evoluzione dei tumori negli animali da laboratorio. Dopo Delbert anche il dott. Neveu fece sperimentazioni ottenendo ottimi risultati nelle patologie dell’apparato respiratorio. Negli anni seguenti altri medici ne hanno verificato l’efficacia su diverse affezioni come: crisi asmatica, stati di shock, herpes zoster o fuoco di Sant’ Antonio, congiuntiviti acute e croniche, neuriti ottiche, forme allergiche, astenie primaverili, sindrome da stanchezza cronica. Tuttora, nel mondo scientifico, sono numerose le ricerche volte ad approfondire le molteplici applicazioni che il magnesio può avere come agente terapeutico nelle varie branche della medicina e della chirurgia ed i risultati sin ora ottenuti sono sorprendenti.   

 PRECAUZIONI D’USO

Un’elevata presenza di ione Mg2+ nel plasma è provocata di solito da un’insufficienza renale o da un sovradosaggio di farmaci, in genere, purganti o antiacidi. Alcune complicazioni possono manifestarsi quando le concentrazioni di tale ione superano livelli limite, infatti, diminuiscono i riflessi tendinei e subentrano difficoltà respiratorie; a dosi elevatissime la paralisi respiratoria ed il blocco cardiaco completo è un rischio potenziale.

Particolare attenzione va posta alla quantità di prodotti d’automedicazione contenenti magnesio assunti con superficialità. Un’ipermagnesemia è possibile anche in persone sane, sebbene sia più frequente in chi soffre d’insufficienza renale. Tra i fattori che favoriscono un eccesso di assorbimento del minerale, vi è l’aumentato tempo di contatto con la mucosa intestinale, che può essere provocato da una prolungata stipsi o da ostruzioni meccaniche del transito. La segnalazione è importante perché uno studio ha dimostrato che, circa il 15 per cento delle persone oltre i 65 anni, fa uso d’antiacidi contenenti idrossido di magnesio. Si tratta di prodotti vendibili senza ricetta, assunti a dosi poco controllabili anche per banali disturbi gastrointestinali. Nel caso vogliate assumere integratori o farmaci a base di magnesio, vi consigliamo vivamente di farlo sempre sotto controllo medico. Non praticate mai l’automedicazione! Solo il medico curante o gli specialisti che sono informati sulle vostre condizioni di salute, sono in grado di stabilire se avete realmente bisogno di un supplemento di magnesio e quale dosaggio potete assumere.

CURIOSANDO

  • Il magnesio è un elemento fondamentale anche per gli organismi vegetali, poiché è parte integrante della molecola della clorofilla; un fotorecettore molto efficiente che immagazzina l’energia radiante dal sole. Nella clorofilla, i quattro atomi d’azoto degli anelli pirrolici che la compongono, sono coordinati ad un atono di magnesio.

  • Esiste una teoria, detta di Kevran-Ohsawa, sulla trasmutazione biologica degli elementi per la quale sodio, calcio, potassio e magnesio si possono trasmutare l’uno nell’altro. Louis Kevran, è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica; ha svolto gli esperimenti all’Università di Parigi ed ha scritto parecchi libri a riguardo; vi riporto alcune affermazioni tratte dai suoi lavori:

Il fenomeno vitale non è d’ordine chimico… Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti… La Natura muove particelle da un nucleo all’altro… particelle come nuclei d’Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C’è così una trasmutazione… La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalle fissioni o fusioni atomiche della Fisica… esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro. “. Louis Kevran e la sua teoria sono stati sempre screditati ed, a parte qualche altro scienziato, il mondo scientifico non si è occupato di quest’argomento, e non esistono in proposito lavori accreditati da pubblicazioni in riviste medico-scientifiche. Vi lasciamo quindi con il dubbio sulla veridicità della teoria, ma anche con la speranza che nuove frontiere della fisica e della chimica possano spiegare in futuro ciò che oggi appare improbabile, comprese le trasmutazioni a debole energia.

Di Laura Solito

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